Slawka G. Scarso

Short stories, poems and the odd travel note // Racconti, poesie, e qualche appunto di viaggio

Scampoli di vita

Un romanzo in sei parole

In questi giorni sul Corriede della Sera si è parlato di nuovo della sfida di Hemingway che sosteneva che era possibile scrivere un romanzo in sei parole e che lo dimostrò con “For sale: baby shoes, never worn“. Il forum del Corriere ha aperto uno spazio apposito e pure sul mio caro aNobii c’è un thread aperto con questo tema. Ho letto tanti racconti che mi hanno colpito ma al tempo stesso mi ha colpito pure un fatto. Che c’è tanta gente che quello che ha scritto Hemingway proprio non l’ha capito. Scrivere un romanzo o un racconto in sei parole non significa scrivere una bella frase. Anche gli haiku si possono comporre di sei parole ma non sono necessariamente romanzi. Quello che manca, troppo spesso, è la trama sottintesa. Se si legge la frase di Hemingway, si pensa a un bambino che è stato concepito, che è poi nato, e che ha finito la sua vita troppo presto. Si pensa ai sogni dei genitori che hanno comprato quelle scarpette, all’evento tragico e alla soluzione. Eh già, perchè come in ogni romanzo che si rispetti, quella frase ha sottinteso la più classica delle strutture: la situazione A, capolvolta dalla situazione B, porta al tragico epilogo della vendita delle scarpette. Ma una bella frase, se non ha una trama dietro, resta solo una bella frase.

3 Comments

  1. Writer

    9th Febbraio 2008 at 7:52 pm

    ho linkato il tuo blog in un articolo su Anobii e le librerie virtuali. ciao. W.
    http://blog.libero.it/AltreLatitudini/4071630.html

  2. Nino

    5th Marzo 2008 at 1:30 am

    ROMANZO BREVE

    Titolo:
    L’odore del pane

    Svolgimento:
    La gente non mangia l’odore del pane

    (Vivevo a Luino, sul Lago Maggiore e la sera, dopo il lavoro … scrivevo.
    Un’idea fissa… raccontare la fatica di vivere. Pagine e pagine finivano nel cestino.
    Avevo il titolo ma oltre non riuscivo ad andare. quella frase, “la gente non mangia l’odore del pane” esauriva i pensieri, il racconto. Sette parole in tutto: il mio primo romanzo.)

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